La Candelora e la Festa dei Gufi in Lombardia

di Andrea Romanazzi

L’Origine della Candelora

La Candelora ben si inserisce nel quadro delle feste legate alla cacciata del Nume inverno e ai rituali per propiziare il ritorno della fertilità agro-pastorale. Il nome della festa è di origine cristiana, attribuito alla celebrazione del 2 di febbraio per ricordare la presentazione della Vergine al tempio quaranta giorni dopo la nascita di Gesù, come vedremo un periodo non casuale ma che ritroveremo nella tradizione popolare. Tra il 492 e il 496 Papa Gelasio I  introduce la festa in onore della Purificazione della Madonna che cadeva il due febbraio, quaranta giorni dopo il Natale Fu detta la festa ‘delle candele’, e fu chiamata Candelora, dal tardo latino ” candelorum ” , per “candelaram ” , benedizione cioè delle candele.

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Natale: I simboli del Solstizio di Inverno – Il Ginepro (Parte 5)

di Andrea Romanazzi

Oltre all’abete, nella tradizione Popolare altre sono le piante tipiche delle festività  del solstizio.  Nella tradizione italiana però la pianta più utilizzata era il poco conosciuto ginepro.

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Natale: I simboli del Solstizio di invento – i Canti (Parte 4)

di Andrea Romanazzi

Tra le tante tradizioni natalizie che oggi circondano il Natale vi sono i canti. Come per tutti gli altri simboli, però, anche loro affondano le origini in un lontano passato fatto di canzoni pre-cristiane e pagane cantate durante le celebrazioni del solstizio d’inverno e poi successivamente per ricordare la nascita di Gesù.

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Natale: I Simboli del Solstizio di Inverno – Misteri e Curiosità del Presepe (Parte 2)

di Andrea Romanazzi

Quando arriva Natale in tutte le case italiane si allestisce il presepe, mistico simbolo di religiosità popolare. Sapete da dove il presepe trae origine? Se vi dicessi che gli elementi presenti provengono da quei Vangeli che definiamo apocrifi? Approfondiamo il tema. Il praesaepe, cioè mangiatoia, viene allestito per la prima volta da san Francesco d’Assisi, nel 1223,  a Greccio per rappresentare la Natività. Elementi caratteristici sono la grotta, dove nacque il Cristo, il bue e l’asinello, I pastori, e infine i Re Magi.  Eppure di tutti questi elementi non vi sono tracce nei Vangeli. Qual è dunque della loro origine? I vangeli Canonici  parlano molto poco dell’infanzia del Cristo.  

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L’Avvento: Curiosità, Tradizioni e Credenze

di Andrea Romanazzi

Il periodo delle festività riconducibili al “Natale” è legato ad un corpus di credenze, tradizioni magico-popolari, folkloriche e religiose nate moltissimi secoli prima della venuta del Cristo, quando l’uomo, immerso nell’immanenza della Natura, guardava stranito i suoi prodigi. L’Antico sapeva bene che tutto è dominato da cicli, in un eterno susseguirsi di buio e luce, vita e morte che, come eterna spirale, assicurano la continuità umana. Il questa visione ciclica, importanti diventano le scansioni temporali durante le quali l’uomo, con una serie di rituali basati sul concetto della magia simpatica, ovvero sull’idea del “simile che produce il simile”, tenta di ingraziarsi la divinità o la natura per cercare di ridestarla dal suo torpore e così assicurarsi prosperità e fecondità.

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Antico Almanacco: Verso la Pasqua (parte 1) – La figura della QUAREMMA

di Andrea Romanazzi

Nella religione cristiana grande importanza ha la Pasqua, la Resurrezione di Cristo che con il suo sacrificio cancella le ataviche colpe umane. Tra le pieghe di questa festa religiosa, però, son ben nascosti simboli e tradizioni di origine pagana, ricordi di altre e ben più antiche festività poi cancellate dalla Nuova Religione con una vera e propria opera di sincretismo.

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San Valentino e la folgorazione mistica ovvero sesso, rituali pagani e Amor Cortese

di Andrea Romanazzi

Ci stiamo avvicinando, ancora una volta, alla Festa degli Innamorati, ovvero San Valentino, tutti lo festeggiano o lo hanno festeggiato ma sapete il perché di tale associazione? Vi incuriosisce scoprire le antiche origini di una festa che oggi farebbe gridare allo scandalo? Abbandonate l’immagine da bacio perugina ed addentriamoci tra i meandri falloforici.

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Orsara di Puglia: Dalla processione dei morti a “dolcetto o scherzetto”

di Andrea Romanazzi

Dal XI secolo moltissimi sono i racconti popolari e i testi letterari che parlano dell’apparizione di una strana processione di defunti. Lungo le buie vie che conducevano le contadine del sud nei campi da lavoro, capitava loro spesso di vedere una chiesa aperta e illuminata e all’interno anime dannate che allontanano subito le viandante o le comunicano un messaggio per il mondo dei vivi.

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Antico Almanacco: 29-30-31 – Il periodo oracolare dalla merla

di Andrea Romanazzi

Quella di prevedere il tempo una volta era una necessità: l’economia si basava quasi esclusivamente sull’agricoltura e questa, per forza di cose, era soggetta ai capricci meteorologici.  Il mese di Gennaio, come primo mese dell’Anno era caratterizzato da una caratteristica meteo-oracolare. La tradizione vuole che i giorni 29-30-31 vengano ricordati come i “giorni o dì della Merla“, ad indicare uno tra i periodi più freddi dell’inverno. Essi formano una sorta di unione tra la ritualistica tra le feste del fuoco e degli animali legate a sant’Antonio e la Candelora. Ma da dove trae origine questa credenza?

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