di Andrea Romanazzi
Tra le tante tradizioni popolari legate alla festa di S. Antonio Abate, che tra le altre cose apre il periodo carnevalesco, una del tutto particolare si svolge a San Mauro Forte, bellissimo borgo della Lucania. L’origine dell’affascinante abitato storico è legato all’opera di colonizzazione dei cavalieri normanni ed in particolare alla figura di Roberto, conte normanno di Montescaglioso, nipote di Roberto il Guiscardo, che nell’anno 1060 dona i possedimenti di San Mauro all’arcivescovo di Tricarico. L’aggettivo forte fu invece aggiunto successivamente nel 1861 quando gli abitanti riuscirono a respingere gli assalti dei briganti guidati dallo spagnolo Borjes. Ebbene, in questo meraviglioso borgo, tra il 15 e il 17 Gennaio un cupo, fragoroso e assordante rumore di campanacci sconvolge la quieta esistenza del borgo. L’isolamento geografico dell’area, racchiusa nell’abbraccio dei monti del cuore della Basilicata, ha poi contribuito ad un prefetto stato di non mutamento che ha permesso il tramandare, attraverso la conoscenza popolare, di antiche tradizioni cariche di arcaici ed unici sapori, non solo dunque un ricordo, ma una vera e propria reviviscenza popolare.
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