La Stregoneria nella Musica

Questo articolo multimediale propone una playlist di musiche, dal 1500 ad oggi, dedicate alle streghe e alla stregoneria

Robert Johnson   (c. 1583 – c. 1634) The first Witches Dance Baroque

Giuseppe Tartini (1692–1770) – Il trillo del diavolo

Niccolo Paganini(1782-1840) – La danza delle Streghe

Hector Louis Berlioz (1803- 1869) – Sinfonia Fantastica

Robert Leroy Johnson (1911 – 1938) – Me and the devil blues

JimmY Smith (1925-2005)  – I got my Mo-Jo

Billy Evans (1929-1980)  – Witchcraft

 

Misteri di Campania: La Stregoneria del Cilento

di Andrea Romanazzi

La Campania è da sempre stata terra di magismi. In particolare il Cilento, da millenni ha ispirato poeti e cantori.  Molti dei miti greci e romani sono stati ambientati sulle sue coste. Il mito più famoso è quello dell’isola delle sirene, nell’Odissea. Quelle creature malefiche che, secondo Omero, irradiavano un canto che faceva impazzire i marinai di passaggio, portandoli a schiantarsi con le imbarcazioni sugli scogli. L’isoletta che ispirò il Cantore dell’antichità probabilmente è quella di fronte a Punta Licosa, a sud nei pressi di Castellabate. Di fronte al suo mare Ulisse si fece legare all’albero di maestra per ascoltare quell’ingannevole canto. L’area è stata fortemente legata ad una cultura magico-superstiziosa era l’area del Cilento, una zona a cavallo tra Campania e Basilicata, tra i comuni di Capaccio, Satriano, Sasso e Pietrafesa.

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La Signora del Gioco e la stregoneria siciliana

di Alessia Giuliana

La nostra terra è piena di reperti archeologici che si trovano in ogni angolo siculo. Una delle figure che si muove nel territorio è quello della “Signora del Gioco” (Erodiade, Diana, Ecate), Dea che rivela alle streghe i segreti della magia delle erbe e della stregoneria (nell’età antica la dea triplice, nota come “Deae Matres” o “Deae Matronae”). Le storie della Signora del Gioco non soltanto sono comuni ai processi di stregoneria, ma si trovano anche nel folklore popolare. I vostri nonni non vi hanno mai raccontato delle storie riguardanti il vostro territorio? Di signore strane, vestite di nero ? Non avete mai incontrato una “fattucchiera”? Le tradizioni popolari del territorio parlano ancora della grande Signora e la sua voce racconta storie di spiriti, streghe e fate. La stregoneria è esistita e continua a vivere.

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Le Donni di Fuora e la stregoneria Siciliana

di Alessia Giuliana

Le Donni di fuora, dette pure Donni di locu, Dunnuzzi di locu (Sambuca), Donni di notti (Galtanissetta, Francofonte), Donni di casa (Nicosia), Donni, Dunzeui, Signurij Belli Signuri, Patruni di casa (Contea di Modica), Patrimi d’u locu, Diu Vaccrisci, sono considerate in Sicilia esseri soprannaturali, un po’ streghe, un po’ fate, senza potersi discernere in che veramente differiscano dalle une e dalle altre.

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Le Streghe Siciliane

di Alessia Giuliana

L’isola più grande del mar Mediterraneo, influenzata da molti gruppi etnici, colonie fenicio puniche e greche o periodi di dominio straniero: romani, ostrogoti, bizantini, normanni, arabi ecc…Riflettete su questo periodo di dominio greco-romano. La nostra terra è piena di reperti archeologici che si trovano in ogni angolo siculo. Una delle figure che si muove nel territorio è quello della “Signora del Gioco” (Erodiade, Diana, Ecate), Dea che rivela alle streghe i segreti della magia delle erbe e della stregoneria (nell’età antica la dea triplice, nota come “Deae Matres” o “Deae Matronae”).

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Il processo di Triora, la “Salem” Italiana

di Andrea Romanazzi

Questo nuovo approfondimento sui luoghi della stregoneria in Italia ci porta in un piccolo paese della Liguria, noto come la Salem Italiana. Siamo a Triora, ovvero tria ora, in latino “tre bocche”, in riferimento allo stemma civico del paese che rappresenta appunto il mitologico cane a tre teste Cerbero, abitatore degli Inferi e, per estensione, delle profondità della psiche: un simbolo complesso e carico di suggestioni che ben si addice a quest’antico borgo montano dell’entroterra ligure, così ricco di natura selvaggia e di folclore, di tradizioni religiose e di eventi storici e culturali, meta di escursionisti nonché crocevia di varie civiltà, dalla ligure a quelle piemontese, provenzale e, per vie trasversali, perfino fiorentina. La storia di Triora è antichissima, visti i ritrovamenti preistorici che possono essere ammirati nel museo, punto strategico d’accesso alla valle Triora era tenuta in gran conto già dai romani e al centro della città si ergeva un importante centro di culto pagano, esattamente dove oggi sorge la chiesa. Ma ciò che rende Triora un luogo di interesse e una “città delle streghe” e quanto accadde nel 1587 quando durante l’imperversare di una carestia, i malefici di presunte streghe furono considerati la causa della piaga che affliggeva il paese.

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Processi ed inquisizione tra Pesaro, Urbino ed Ancona: Un documento Inedito

di Andrea Romanazzi

Ogni comune d’Italia è legato ad un triste accadimento di stregoneria, ed infatti eccoci di nuovo dinnanzi ad un caso di stregoneria ancora una volta assolutamente inedito che testimonia come la caccia alle streghe sia perdurata in Italia ben oltre la metà dell’Ottocento. Potrebbe trattarsi di uno degli ultimi, se non proprio l’ultimo, non trovando riscontri successivi, processo in Italia. Siamo questa volta nelle Marche, territorio che, tra la metà del Cinquecento e i primi decenni del Seicento passò sotto il dominio dello Stato della Chiesa.

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Paganesimo, Vecchia Stregoneria & Stregoneria Moderna

A cura di Marco Angelo Fasciana e Lucio Apollonio

La Stregoneria, nella sua accezione antropologica, coincide con la pratica magica ed è molto antica, risalirebbe alla Preistoria. Questa pratica magica, nella preistoria, veniva spesso intramezzata  a esperienze di trance e viaggio in altri mondi per contattare Spiriti e Dei: possiamo parlare dunque di sciamanesimo e di primi “Stregoni/Sciamani” che facevano prosperare la comunità, cercavano di rendere fertili le coltivazioni e di avere una cacciagione ricca, in aggiunta a molti altri scopi sociali. Questo substrato sciamanico e magico è rimasto presente           in molti miti e rituali delle religioni pre-cristiane europee, per cui in antichità stregoneria e magia coincidevano.

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Stregoneria Tradizionale Italiana e le sue figure regionali

A cura di Marco Angelo Fasciana

Spesso sulla Stregoneria ci sono poche informazioni e la maggior parte delle volte molto confuse.   Il termine “Stregoneria”:  deriva da strix, che in greco associamo a “strillo” o “stridere” e identifica anche una serie di uccelli notturni, gli strigiformi (chiamati cosi perché strillano nella notte). Immaginiamo la figura della Strega come una donna che usciva nelle ore notturne, di nascosto,                  per riunirsi ad altre in brughiere appartate, ed eseguivano delle pratiche: una di questa era   lo spogliarsi dei vestiti attorno ad un fuoco, simboleggiando quindi la ritrovata “libertà” che  di giorno non avevano per sentirsi più libere in un momento storico oppressivo come il Medioevo. Nella Stregoneria, sebbene esaltino le vicende femminili, abbiamo richiami che non era appannaggio esclusivamente delle donne ma, anzi, anche gli uomini potevano essere additati come Stregoni e quindi individui che partecipavano ai medesimi ritrovi e praticavano sortilegi.

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La Masca e il Mascone: approfondimento sulla Strega Piemontese

di Marco Angelo Fasciana

“La credenza che esistono esseri quali le streghe è parte cosi essenziale della fede cattolica  che il sostenere ostinatamente l’opinione opposta sa manifestamente di eresia.” (Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer Anno 1487)

“In realtà non ci sono state streghe, ma i terribili effetti della credenza nelle streghe sono stati  gli stessi quasi come se le streghe fossero realmente esistite.” (Friedrich Nietzsche Anno 1879)

Sono passati quattro secoli tra le due affermazioni. Nell’intervallo tra la prima e la seconda frase    e non è cambiato solo un intero mondo, quanto piuttosto si è trasformata la società umana, è nata una nuova sensibilità ed un diverso modo di guardare alla Storia e alla Filosofia.

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