di Andrea Romanazzi

Questo approfondimento vuole essere il primo di quattro dedicati alle creature magico-misteriose de lmondo norreno. Il primo ad essere esaminato è Jörmungandr, noto anche come il Serpente di Midgard.

Egli sarebbe uno dei tre figli del dio ingannatore Loki e della gigantessa Angrboða. I suoi fratelli sono il lupo Fenrir e Hel, la dea del regno dei morti. Odino, il capo degli dèi, gettò Jörmungandr nel grande oceano che circonda Midgard (la Terra) a causa delle profezie che vedevano i figli di Loki come una minaccia per gli dèi. Nel corso del tempo, Jörmungandr crebbe a tal punto che si avvolse intorno all’intero pianeta, stringendosi la coda tra le fauci. Il mito vuole che il rilascio della sua coda indichi l’inizio della fine del mondo conosciuto: il Ragnarök. Si narra che gli oceani del mondo si solleveranno dalla terra e Jörmungandr emergerà dal mare per unirsi alla battaglia finale contro gli Dei e i loro campioni mortali. Durante Ragnarök, è stato profetizzato in Völuspá che Thor riuscirà a uccidere il serpente, ma soccomberà al veleno di Jörmungandr subito dopo, segnando così la reciproca distruzione.

Jormungandr nel mito

Una delle storie più famose che coinvolgono Jörmungandr è il racconto della battuta di pesca di Thor, descritto in varie fonti, tra cui l’Edda Poetica e l’Edda in Prosa.La più antica poesia conosciuta che racconta il viaggio fu composta dal poeta norvegese del IX secolo, Bragi Boddason il Vecchio (Bragi Boddason inn gamli). Nel racconto di Bragi, una volta in mare aperto, la lenza di Thor avrebbe agganciato proprio Jörmungandr che così iniziò a srotolarsi e a salire in superficie. Mentre Thor si preparava per il confronto imminente, sollevò il suo martello con fierezza. Hymir, terrorizzato all’idea di Jörmungandr che veniva liberato, tagliò la lenza, facendo sprofondare nuovamente il serpente negli abissi. Col tempo, la trasmissione della storia lasciò spazio a modifiche, di solito ampliando il racconto. Un esempio può essere visto nel poema del XII secolo, Hymiskviða. L’autore nota la riluttanza di Hymir a remare più lontano in mare aperto e, invece di tagliare la lenza per paura, Jörmungandr si ritira negli abissi dopo essere stato colpito da Thor.

Raffigurazioni Culturali

Jörmungandr è raffigurato in molteplici opere d’arte e letterarie. Tra le più celebri rappresentazioni troviamo:

  • La Pietra di Altuna: Una pietra runica in Svezia che mostra Thor mentre pesca Jörmungandr.
  • La Croce di Gosforth: Una pietra incisa in Inghilterra che rappresenta vari elementi della mitologia norrena, inclusa la battaglia tra Thor e Jörmungandr.

Significato Simbolico

Jörmungandr rappresenta vari temi simbolici nella mitologia norrena:Egli è certamente il simbolo del Ciclo Infinito: il serpente che si morde la coda, incarna l’idea di ciclicità e di eternità e che ritroviamo in varie culture. Egli però rappresenta anche la Forza della Natura, spesso inarrestabile e distruttiva, simbolo di caos e destino. La sua presenza nei miti e nelle storie riflette l’importanza di queste tematiche nella cultura e nella visione del mondo degli antichi Norreni.

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