di Andrea Romanazzi

Il Timo Serpillo: L’Essenza della Murgia e dei Nostri Avi
La Murgia, con le sue distese sconfinate e selvagge, è un territorio intriso di storia e di profumi. Passeggiando tra i suoi campi, soprattutto in primavera e in estate, è facile imbattersi in un aroma intenso e avvolgente che si diffonde nell’aria: è il timo serpillo, una delle piante aromatiche più caratteristiche di questa regione. Il timo serpillo cresce spontaneamente tra le rocce calcaree e i terreni aridi della Murgia, diffondendo il suo profumo inconfondibile sotto il caldo sole pugliese.
Il legame tra il timo serpillo e l’uomo risale a tempi antichissimi. I nostri avi, abitanti delle grotte e dei villaggi arroccati della Murgia, conoscevano bene questa pianta e ne apprezzavano le molteplici proprietà. Per loro, il timo serpillo non era solo un’erba aromatica, ma un alleato prezioso nella vita quotidiana. Le donne lo raccoglievano con cura, selezionando i rametti migliori per utilizzarli in cucina o per preparare infusi e decotti medicamentosi. I pastori, durante le lunghe giornate trascorse a pascolare le greggi, lo masticavano per rinfrescare il fiato e alleviare piccoli disturbi.
La Storia del Timo: Dall’Antico Egitto alla Murgia
Il timo, in tutte le sue varietà, ha accompagnato l’umanità attraverso i secoli, tenuto in grande considerazione per i suoi molteplici usi. Nell’antico Egitto, era una delle erbe sacre utilizzate nel processo di imbalsamazione delle mummie, ritenuto capace di preservare il corpo per l’eternità. Anche i soldati romani riconoscevano il suo valore: si cospargevano di acqua di timo prima delle battaglie, credendo che conferisse loro il coraggio necessario per affrontare il nemico.
Durante il Medioevo, il timo continuò a essere apprezzato, sia in cucina che come rimedio medicinale. Era un ingrediente chiave del famoso “aceto dei quattro ladroni”, una pozione che si diceva proteggesse dalle pestilenze. In molte culture, il timo era anche associato a credenze popolari e rituali sacri: si narrava che fosse nato dalle lacrime di Elena di Troia, diventando così simbolo di forza e resistenza.
Il Timo Serpillo nella Murgia di Oggi
Anche oggi, passeggiando per i campi della Murgia, si può percepire l’odore forte e penetrante del timo serpillo che, con il suo portamento basso e strisciante, copre il terreno come un tappeto verdeggiante. La sua presenza, che può sembrare casuale, è in realtà il risultato di una millenaria selezione naturale che lo ha reso perfettamente adatto a questo ambiente.
Il timo serpillo è ancora oggi utilizzato nelle cucine locali, per insaporire carni, zuppe e formaggi, ma il suo impiego va ben oltre la gastronomia.
“Filetto di Vitello al Timo della Murgia: Un’Incontro di Sapore e Tradizione”
“Filetto di Vitello al Timo della Murgia: Un’Incontro di Sapore e Tradizione”
Filetto di Vitello al Timo
Ingredienti:
- 500 g di filetto di vitello
- 2 fette di pancarré
- 50 g di foglie di timo fresco
- Olio extravergine d’oliva
- Sale e pepe q.b.
- 1 spicchio d’aglio (facoltativo)
- Scorza grattugiata di 1 limone (facoltativo)
Procedimento:
- Preparate il trito aromatico: Frullate le fette di pancarré insieme alle foglie di timo, eliminando le parti legnose. Per un tocco di freschezza, potete aggiungere al trito un po’ di scorza di limone grattugiata.
- Condite la carne: Salate e pepate il filetto di vitello. Se desiderate, strofinate la carne con uno spicchio d’aglio per esaltarne il sapore. Passate il filetto nel trito aromatico, premendo bene per far aderire il composto su tutta la superficie.
- Cottura: Scaldate un filo d’olio extravergine d’oliva in una padella e rosolate il filetto di vitello a fuoco medio-alto per circa 2-3 minuti per lato, fino a ottenere una crosta dorata. Trasferite il filetto in una teglia e completate la cottura in forno preriscaldato a 180 °C per 10-12 minuti, per una carne rosata e succosa.
- Servite: Lasciate riposare il filetto per qualche minuto dopo la cottura, quindi tagliatelo a fette e servitelo caldo, accompagnato da un contorno di verdure al vapore o purè di patate.
Buon appetito!





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