di Andrea Romanazzi
L’Italia, con la sua ricca storia e cultura, è un crogiolo di antiche tradizioni e credenze, molte delle quali si riflettono nell’amuletistica italiana. Gli amuleti, oggetti considerati portatori di poteri magici o benefici, sono stati parte integrante della vita quotidiana degli italiani attraverso i secoli. In questa esplorazione, ci concentreremo su un amuleto affascinante e misterioso: la coda di pesce.
L’uso di amuleti in Italia ha radici profonde che risalgono all’antichità. Le civiltà etrusche e romane, ad esempio, credevano fermamente nell’efficacia di oggetti protettivi. Questa tradizione si è poi evoluta con l’avvento del cristianesimo, che ha incorporato simboli religiosi negli amuleti. Il pesce è infatti un simbolo che si ritrova in molte culture e religioni del mondo. Nella tradizione cristiana, il pesce è associato a Cristo e ai suoi discepoli, in particolare attraverso il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Il simbolo del pesce è stato anche utilizzato segretamente durante i primi periodi del cristianesimo come riconoscimento tra i seguaci di Gesù. In molte culture, il pesce è poi considerato un simbolo di fertilità e prosperità. La sua capacità di generare una grande quantità di piccoli è associata all’abbondanza e alla crescita. La coda di pesce, come parte di questo animale, può rappresentare la continuazione di questa fertilità e prosperità.

Più in generale, nella amuletistica italica, il pesce è simbolo di fertilità, prosperità e buona fortuna. La coda di pesce, dunque, assume il ruolo di un talismano che protegge chi lo indossa da sfortune e energie negative. La coda di pesce, indossata come gioiello o appesa in casa, diventa un custode contro il malocchio, gli spiriti maligni e le disgrazie. L’amuleto però più diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, appeso anche sugli usci delle case, è la coda di pesce che proteggerebbe dalle sventure. A tal proposito, è curioso ricordare che i pescatori dell’Isola d’Elba attaccavano alla prua delle navi una coda di delfino seccata per assicurarsi un buon viaggio.

Finestra con appesa una coda di pesce essiccata
Stessa funzione avrebbe la pinna di squalo o la coda di tonno, questa più diffusa nel Nord-Africa, atta a proteggere le case dal malocchio. Per svolgere la sua funzione, la coda del pesce deve essere rivolta verso l’alto e il suo potere sarebbe rinforzato se le si aggiunge una mano di Fatima in latta.

Un significato simile ha il cavalluccio marino.
L’uso dei cavallucci marini essiccati come amuleti è una pratica che affonda le radici in diverse tradizioni culturali e credenze. Questi piccoli creature marine, essiccati e spesso inseriti in gioielli o tenuti come talismani, sono considerati portatori di significati simbolici e poteri magici in varie parti del mondo. Si ritiene che la loro forma unica e la resistenza alle acque marine simboleggino la capacità di proteggere chi li possiede dalle energie negative e dalle influenze malevole. Questo li rende amuleti popolari per chi cerca una difesa contro il malocchio o altre forze ostili. In alcune culture, il cavalluccio marino è associato alla fertilità e alla prosperità. La loro capacità di riprodursi e la resistenza al mare possono essere viste come simboli di abbondanza e crescita. Le coppie che cercano di concepire o coloro che aspirano a una vita ricca mettevano cavallucci marini essiccati sotto il materasso. Nelle comunità marine o in quelle strettamente legate alla pesca, questi amuleti possono essere considerati particolarmente efficaci per garantire la sicurezza dei pescatori e la prosperità delle attività marine.





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