di Andrea Romanazzi
Il Sigillo di Papa Onorio e il Triangolo dei Patti (Spiegazione completa)
Dopo aver parlato del Sigillo di Pietro d’Abano
approfondiamo il grimorio di Papa Onorio ed esaminiamo un sigillo in esso contenuto.
Il Grimorio di Papa Onorio
La storia dei grimori affonda le sue radici nel Medioevo e ha attraversato i secoli fino ai giorni nostri, mantenendo intatta la loro aura misteriosa e affascinante. Questi antichi volumi, noti come grimori, racchiudono le istruzioni pratiche per l’esecuzione di cerimonie magiche e rituali enigmatici. Il termine “grimoire” probabilmente ha origine dall’antico francese “gramaire”, che indicava un libro di istruzioni elementari. I grimori si suddividono in due categorie principali, la Goezia e la Teurgia, in base al tipo di operazioni magiche descritte. La Goezia comprende i rituali per evocare forze negative e infernali, come demoni e spiriti maligni, mentre la Teurgia riguarda l’evocazione di entità celesti e positive, come gli angeli. Fra i numerosi grimori, uno dei più noti è quello attribuito a un certo “papa Onorio”, conosciuto anche come “il Grande”, famoso per il suo contenuto ritenuto particolarmente blasfemo. L’autore sarebbe Papa Onorio III, un pontefice che ha regnato sulla Chiesa cattolica dal 1216 al 1227. Tuttavia ci sono dubbi sulla reale attribuzione di questo testo a Papa Onorio III, e alcuni studiosi ritengono che il grimorio possa essere stato scritto da un autore sconosciuto che ha utilizzato il nome del pontefice per conferire maggiore autorità al testo. Alcuni manoscritti antichi attribuiscono il grimorio a Onorio II, il cui carattere dissoluto e ambiguo potrebbe essere più coerente con la redazione di un libro di magia nera. Onorio II fu un antipapa contestato, noto per la sua audacia, la sua dissolutezza e la sua mancanza di fede, che potrebbero averlo portato a utilizzare la religione come strumento di potere e a cercare l’appoggio di stregoni e apostati.
Questo grimorio, a differenza di altri, mostra forti influenze cristiane, incluso il richiamo alla Bibbia per confermare il potere della Chiesa di evocare e comandare i demoni come del resto indicato in un passo del Vangelo dal Cristo.
Tuttavia, questa interpretazione dell’autorità papale sulla terra e negli inferi è stata oggetto di critiche da parte delle autorità ecclesiastiche, in quanto potrebbe riflettere una visione eretica che associa il potere divino al controllo sia del cielo che dell’inferno, in contrasto con la dottrina tradizionale. Questa fusione tra magia e cristianesimo lo rende unico rispetto ad altri testi simili.
Il Sigillo di Papa Onorio
Arriviamo al sigillo. Nel Grimorio è menzionato un particolare sigillo noto come “Sigillo di Papa Onorio”. Questo sigillo è descritto come una figura geometrica complessa incisa su una lastra di metallo o incisa su pergamena. Si dice che il Sigillo di Papa Onorio abbia poteri magici e sia utilizzato per proteggere, evocare o controllare entità spirituali o demoniache. Tuttavia, le descrizioni specifiche del sigillo possono variare leggermente tra diverse fonti e edizioni del grimorio.
Il Sigillo di Papa Onorio, secondo la tradizione occulta, è considerato un simbolo di potere e protezione. Viene utilizzato principalmente per scopi magici, come l’evocazione e il controllo di entità spirituali o demoniache, nonché per proteggere il praticante da forze negative o pericolose durante rituali magici. In particolare, il Sigillo di Papa Onorio viene spesso impiegato nei rituali di evocazione, dove si crede che agisca come un mezzo per stabilire un collegamento o un’interazione con le entità evocate. Si ritiene che il sigillo abbia il potere di concentrare e dirigere le energie spirituali o magiche nella direzione desiderata, amplificando così l’efficacia del rituale. Oltre all’evocazione, il Sigillo di Papa Onorio può essere utilizzato anche per proteggere il praticante da influenze negative, per garantire il successo di determinati obiettivi magici o per canalizzare energie benefiche durante la pratica magica.
Il Triangolo dei Patti
Ebbene, quasi sicuramente il sigillo di Papa Onorio è una rivisitazione del Triangolo dei Patti associato all’opera di Heinrich Cornelius Agrippa, celebre studioso, filosofo e occultista del XVI secolo. Agrippa scrisse diversi testi riguardanti la magia cerimoniale, tra cui il suo lavoro più noto, “De Occulta Philosophia” (“Filosofia Occulta”), pubblicato nel 1533. Qui viene descritto il Triangolo dei Patti come parte integrante del cerchio magico utilizzato durante i rituali di evocazione degli spiriti, uno spazio sicuro e controllato per interagire con gli spiriti evocati, proteggendo il praticante e l’ambiente circostante dalle loro influenze potenzialmente pericolose.
Confrontiamo i due sigilli, a sinistra quello di Onorio, a destra quello di Agrippa.
Nel primo al centro troviamo la luna, altra espressione del calderone. Nella tradizione occulta e nella magia cerimoniale infatti, la Luna è spesso associata alla femminilità, alla fertilità e alla ciclicità della vita, essa simboleggia il potere creativo e generativo proprio come il calderone.
All’esterno del triangolo, laddove sono presenti curiosi simboli sono gli assistenti, posizionati, invece, nel triangolo dei patti, all’interno della figura.
La stella di David è comunemente associata al Giudaismo e alla Menorah, la lampada a sette bracci che ha una lunga storia nell’ebraismo e rappresenta la presenza di Dio nella vita ebraica, la sapienza divina e l’illuminazione spirituale. Nella maggior parte delle tradizioni religiose e spirituali, l’est è spesso considerato una direzione sacra da cui sorge il sole e al luogo del Tempio di Gerusalemme. Questa disposizione esprime il simbolo della luce divina che sorge ad est, illuminando la via spirituale e portando saggezza e rivelazione, conferendo protezione, chiarezza e ispirazione. Una delle caratteristiche che poi ritroveremo in altri sigilli è il coltello. Il coltello, o athame, è spesso utilizzato come strumento rituale nella magia cerimoniale per tagliare e separare le energie o le entità durante i rituali. Esso è posizionato all’ovest, associato al regno dei morti o al mondo degli spiriti, direzione verso cui il sole si immerge nel cielo al tramonto. Il coltello è dunque simbolo di protezione dal mondo dell’ovest.
Infine vi è la via del tesoro. Essa indica il flusso di energia magica che attraversa il Triangolo, collegando il praticante agli spiriti evocati e agli altri reami spirituali. Questo flusso energetico potrebbe essere considerato una fonte di potere magico o una via attraverso cui il praticante può ottenere conoscenze o risorse spirituali.





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