di Andrea Romanazzi

L’affascinante territorio delle Murge, situato nel cuore della Puglia, è una regione ricca di storia, cultura e tradizioni secolari.  Passeggiando tra le vie del territorio delle Murge, è facile imbattersi in toponimi e termini che risuonano con una musicalità antica e affascinante, evocando immagini di un passato radicato nella cultura e nella geografia locali.

Tra questi termini, “Le Matine” e “I Pedali” sono particolarmente degni di nota per il loro uso diffuso ma spesso poco compreso.

Questo approfondimento si propone di svelare il significato e l’origine di questi termini, offrendo al lettore una chiave di lettura per comprendere meglio la ricchezza linguistica e culturale delle Murge.

Il termine “Le Matine”, spesso presente sul territorio delle Murge, lo troviamo in agro di Santeramo, Toritto, Altamura…e ha radici profonde nella lingua e nella storia del territorio e nella toponomastica locale.

La parola deriva dal latino “matinum,” che significa “mattina” o “mattutino”, utilizzato per indicare le terre che venivano coltivate nelle prime ore del giorno, sfruttando le condizioni climatiche più fresche e favorevoli. Il toponimo “Matina” indicava, quindi, i terreni più coltivabili, in contrasto con la “Murgia”, caratterizzata da terre meno adatte all’agricoltura.

Nella tradizione locale, “Le Matine”, quindi, si riferiscono a zone agricole situate in aree leggermente elevate, caratterizzate da un terreno fertile e particolarmente adatto alla coltivazione di ortaggi e cereali, fondamentali per l’economia rurale. Oggi, sebbene le pratiche agricole siano cambiate, il termine “Le Matine” persiste nei nomi di contrade e località, ricordando un modo di vivere legato ai ritmi naturali e alla laboriosità contadina.

Altro termine in disuso ma molto presente nel territorio murgiano è “I Pedali”. Deriva dal latino “pedalis,” che significa “relativo al piede”. Tuttavia, il suo uso nel contesto delle Murge va oltre il semplice riferimento anatomico, indicando piuttosto una conformazione geografica particolare. “I Pedali” si riferiscono a terreni pianeggianti o leggermente inclinati, situati ai piedi delle colline murgiane. Anche questi terreni erano ideali per il pascolo e la coltivazione, grazie alla loro posizione favorevole che permetteva una buona irrigazione e un facile accesso. Nella cultura locale, “I Pedali” rappresentano anche un simbolo di adattamento e sfruttamento intelligente delle risorse naturali, evidenziando la capacità delle comunità rurali di vivere in armonia con l’ambiente circostante.

Oggi, i termini “Le Matine” e “I Pedali” sono meno comuni nella lingua parlata quotidianamente, ma continuano a vivere nei toponimi e nei racconti degli anziani. Essi rappresentano un patrimonio linguistico che testimonia il legame profondo tra le persone e la loro terra. Comprendere questi termini significa anche riconoscere l’importanza di preservare e valorizzare il dialetto locale, come strumento di identità culturale e memoria storica. 

Proseguendo nel nostro viaggio attraverso l’etimologia e l’uso dei termini arcaici del territorio delle Murge, ci imbattiamo nel termine “resega”.

 Deriva dal latino “re-“, che indica un’azione ripetuta o intensiva, e “secāre,” che significa “tagliare”. Quindi, “resecāre” può essere interpretato come “tagliare di nuovo” o “tagliare a fondo”. Nelle Murge, il termine “resega” è strettamente legato al contesto agricolo e rurale. Viene utilizzato per descrivere l’azione di potatura o di taglio delle piante. Nelle Murge e nella toponomastica, , il termine è stato poi associato ai boschi di querce, noti come “reseghe,” tradizionalmente importanti risorse naturali per le comunità locali. Infatti la raccolta della legna era un’attività stagionale che coinvolgeva intere famiglie e comunità, rafforzando i legami sociali e tramandando conoscenze e pratiche tradizionali. Il legno delle querce era utilizzato non solo per riscaldare le abitazioni durante i rigidi inverni, ma anche per la costruzione di utensili, mobili e strutture agricole.

L’analisi dei termini “Le Matine” “I Pedali”, la “Resega” rivelano molto più di semplici denominazioni geografiche: essa offre uno sguardo privilegiato su un mondo in cui la lingua e la terra erano strettamente intrecciate. Esplorando l’etimologia e il significato di questi termini, possiamo apprezzare la ricchezza della cultura murgese e il valore delle tradizioni che custodisce. 

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