Di Nicoletta Camilla Travaglini

Aquila è una bellissima cittadina abruzzese, che durante il medioevo, fu una  delle più importanti, ricche e fiorenti città del meridione.  

Le vestigia di un passato glorioso sono ancora evidenti nella sua nell’architettura ed anche se il recente terremoto l’ha ferita mortalmente, essa è e continuerà ad essere una delle più suggestive  città italiane.  

Tra i tanti monumenti che abbelliscono questa città e la rendono ancor più affascinante vi è la cosiddetta “La Fontana delle Novantanove Cannelle”, la cui prima fonte si fa risalire al 1272 e fu edificata, secondo la tradizione, per ricordare i novantanove castelli su cui la città dell’Aquila fu costruita.

Molti ritengono che, sovrapponendo  una cartina geografica de L’Aquila a quella di Gerusalemme, esse combaciano perfettamente in quanto, queste due città, hanno, secondo alcuni,  la medesima planimetria; per questo motivo, delle fonti, hanno sostenuto che essa rappresenti la Gerusalemme Celeste  sulla Terra!! 

La Fontana delle Novantanove Cannelle, è stata costruita con pietre policrome come la chiesa  di Santa Maria di Collemaggio; in passato essa veniva usata dalle massaie per lavarvi i panni, serviva, inoltre, anche per l’approvvigionamento idrico della città. 

Questa fontana, consta di novantanove cannule dalla quale fuoriescono di continuo acqua raccolta in una enorme vasca, compromessa  dal tempo e dagli agenti atmosferici. Queste fontane sono distribuite su tre pareti  a scansioni di trentatre per ogni lato e vi si accede tramite degli scalini che portano ad un piazzale di sampietrini, delimitato da queste tre facciate. 

Ogni fontana è ornata da un mascherone che rappresentano facce di uomini pii o di satiri, alcuni di essi, purtroppo molto compromessi dal tempo, altri in buono stato di conservazione! 

Molte sono state le leggende nate intorno a questo luogo, in una delle tante si dice che i mascheroni che ornano la Fontana Delle Novantanove sono, in realtà, dei demoni intrappolati dai monaci in questo luogo per proteggere la città da influenze malefiche essendo essa lo specchio della Gerusalemme Celeste!! 

A ben vedere, infatti, le facce dei satiri o demoni sono alternate da facce di monaci e alcuni hanno voluto vedere in essi non semplici monaci ma monaci guerrieri ovvero templari! 

Si narra che in alcune notti di luna piena si può udire in questo luogo i lamenti dei demoni, qui intrappolati, e degli impercettibili movimenti nei loro volti di pietra!! 

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