Criptozoologia Marina: Il mostro-isola e il Kraken (PARTE I)

di Andrea Romanazzi

Criptozoologia Marina

Da sempre l’uomo ha cercato nella natura e in tutto ciò che lo circonda l’incontro con il “mostruoso” in quella sua accezione arcaica derivante da monere, ovvero “straordinario”, “incredibile”, “fantastico. Ovviamente la sua ricerca non poteva non toccare il mare, nella fantasia popolare abitato da esseri terrificanti e favolosi. La superficie acquatica occupa il 97% del nostro pianeta ancora oggi in gran parte sconosciuta nelle sue profonditàe dunque perfettacandidata per miti e leggende. Sirene, basilischi, kraken e serpenti di mare sono solo alcuni dei mostri che hanno popolato l’iconografia e i racconti medievali da Vincenzo De Beuvatiis ad Alberto Magno. I racconti di sfortunati viaggiatori, poi, hanno contribuito alla diffusione di credenze su esseri marini fantastici che entreranno così nell’immaginario collettivo e andranno a creare i famosi bestiari. Oggi chi si occupa dello studio di tali creature è definito criptozoologo, erede di quellozoologo belga Bernard Heuvelmans, definito il “padre della criptozoologia”. Questo articolo vuole presentare alcune delle più mostruose creature degli abissi, e riflettere sull’esistenza di quelle ancora oggi avvolte nel mistero.

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Antico Almanacco: 29-30-31 – Il periodo oracolare dalla merla

di Andrea Romanazzi

Quella di prevedere il tempo una volta era una necessità: l’economia si basava quasi esclusivamente sull’agricoltura e questa, per forza di cose, era soggetta ai capricci meteorologici.  Il mese di Gennaio, come primo mese dell’Anno era caratterizzato da una caratteristica meteo-oracolare. La tradizione vuole che i giorni 29-30-31 vengano ricordati come i “giorni o dì della Merla“, ad indicare uno tra i periodi più freddi dell’inverno. Essi formano una sorta di unione tra la ritualistica tra le feste del fuoco e degli animali legate a sant’Antonio e la Candelora. Ma da dove trae origine questa credenza?

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Le Streghe in Trentino: Leggende, Processi, Culti Pagani

di Andrea Romanazzi

Numerose sono le credenze sulle streghe in Trentino, qui chiamate con gli appellativi di strie o zòbiane, da zobìa, cioè giovedì, il giorno in cui, secondo la tradizione, esse si riunivano per i loro sabba. Una credenza tipica della Val di Genova, vuole che i Padri del Concilio di Trento abbiano qui relegato le streghe, successivamente incarnatesi, insieme ai diavoli e ai famigli che componevano la ridda, in enormi macigni erranti che ancora oggi riportano dei nomi curiosi come la Preda de la Luna e la Preda del Diavùl. E’ ancora poi sui pendii dei monti, che si incontrano poi “gli specchi delle streghe”, dei massi lucenti oltre  le sponde del Sarca ove si riunivano le streghe del pian di Genova per le loro ridde.

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Antico Almanacco: La festività di sant’Antonio Abate a Bari

Di Andrea Romanazzi

Con il mese di Gennaio si aprono le “festività del fuoco” legate alla cacciata dell’Inverno e ai rituali per propiziare il ritorno della fertilità agro-pastorale. Nel momento in cui l’Inverno si fa più duro, infatti, l’uomo tenta di esorcizzarlo riportando la “luce” sulla terra. All’interno di questo “calendario magico-popolare”, bene si inserisce la festività di sant’Antonio Abate e dei suoi falò.

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Una Favola della Buonanotte: La Storia del Gatto della Befana

(Ignoto)
Un tempo i gatti erano tutti tigrati, solo uno era di colore nero: era quello della Befana e la accompagnava nei suoi lunghi viaggi; a cavallo della scopa vedeva luoghi meravigliosi, ma sempre dall’alto. Il micio ogni tanto si chiedeva come era la vita degli umani: quando il periodo dell’Epifania si concludeva, lui infatti viveva una specie di letargo e dormiva con la strega tutto l’anno in attesa del 6 gennaio.

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Tradizioni Pugliesi: I primi di Tradizione del 24 Dicembre

di Andrea Romanazzi

La prima aria di Natale si avvertiva il dì di san Nicola, il 6 dicembre, scrive Alfredo Giovine. Le famiglie iniziavano a fare “economia” per sostenere le spese delle festività e i bambini a conservare le monetine che sarebbero servite per i giochi di carte o per la tombola ammassando così montagne di monete.

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Puglia Misteriosa: Culti pagani, Santi eremiti e Turchi a Molfetta….

di Andrea Romanazzi

La fede, aimè spesso l’unica consolazione del povero, proprio per questo la maggior parte delle chiese baresi e pugliesi, come in realtà tutte quelle italiane, presentano nel loro interno strani e curiosi oggetti chiamati ex voto. Con questo termine si intende generalmente un dono fatto ad un santo o alla Madonna per ringraziare di un beneficio ricevuto.  L’uso di offrire doni alle divinità in cambio di grazie ricevute è da sempre attestato nel culto religioso dell’uomo già nel Paleolitico.

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Abruzzo misterioso: I Marsi e il rituale dei Serpari

di Andrea Romanazzi

Il primo giovedì di Maggio si svolge, nel borgo di Cocullo, l’interessantissima festa dei serpari, rituale di origini pagane incentrato attorno alla figura di San Domenico.

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