Da un vecchio testo senza riferimenti
Cari Amici, volevo proporvi la Testimonianza di una vecchia usanza friulana che si tiene nella notte della befana. Buona Lettura
Da tempo immemorabile i contadini di tutta Europa e nn solo usano accendere falo’, i cosi detti fuochi di gioia.Non e’ neanche raro che in questi fuochi si ardano fantocci o che si finga di ardervi una persona viva.Le date per l’accenzione di questi falò è molto varia, Fuochi vengono accesi di quaresima, a Pasqua…Fuochi si accendevano durante il solstizio d’estate, fuochi che hanno assunto una parvenza di fede cristiana secondo la solita operazione sincretica, chiamandoli cosi’ fuochi di San giovanni.Il solstizio e’ il giorno culminante del percorso del sole che si trova nel punto più alto del suo cammino.Nel medioevo era d’uso accendere appunto falò, effettuare processioni nei campi con fiaccole accese, e l’uso di far ruzzolare una ruota dalle colline.
Dopo il solstizio d’estate , anche nel solstizio d’inverno era usanza accender falò..ovviamente per l’uomo primitivo era ovvio accender fuochi in terra in corrispondenza di quei giorni ove il calore del sole inizia ad aumentare o a diminuire.Tale usanza e’ ancora ricordata nella tradizione del Ciocco di natale, ove, in ogni casa, si accendeva il cosi’ detto ceppo di Natale.
In questa sede vogliamo proporre un’usanza Friulana che si tiene la notte della Befana